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404 libro secondo

flutti si rizzavano mugghianti verso il cielo oscurato; tutto ad un tratto valicarono l’eterna barriera imposta al loro furore e si rovesciarono sulle terre innondandole. Gli Spagnuoli credevano fosse la fine del mondo; gli Indiani vedevano in quel caos la punizione dei misfatti dei loro tiranni.

Passato il flagello, corsero tutti al porto. Ahime! delle qualtro caravelle di Aguado e delle tre altre che vi si trovavano all’áncora, se ne vedeva una sola... la più piccola, la più logora, la più fragile di tutte, la Nina! quella caravella che aveva soccorso l’ammiraglio nel suo naufragio della Natividad, che lo aveva ricondotto a Palos, che lo aveva poscia, sotto nome di Santa Clara, condotto ad esplorare il mare di Cuba, a scoprir la Giamaica, l’arcipelago dei Giardini della Regina, dond’era tornata crivellata, aperta, e che, minacciando di affondare nel porto, pareva condannata ad essere demolita.