Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/90

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82 libro primo

mente il suo secondogenito, don Fernando Colombo, diventato suo biografo; indi l’arcicronografo imperiale Oviedo, a cui le funzioni di paggio dell’infante don Giovanni permisero vederlo spesse volte; e, per ultimo, il celebre Bartolomeo Las Casas, che aveva da lui ricevuto particolari cortesie. Ciascuno di questi storici, nessuno de’ quali ha copiato gli altri, descrive alla sua maniera il grand’Uomo. I succinti particolari da lor riferiti s’integrano con altre testimonianze che hanno anch’esse la loro importanza: una fra le altre è quella del milanese Girolamo Benzoni, il quale visitò il nuovo Mondo mentre viveva quivi ancora la memoria del suo di scopritore, e potè intrattenersi con molte persone che avevano servito sotto i suoi ordini. Gli storici in perfetto accordo sulla fisonomia di Colombo, sulla forma de’ suoi lineamenti, sul colore degli occhi, sui capelli e il colorito del volto, diversificano alquanto intorno la sua statura. Nondimeno, notizie precise devono rimuovere il dubbio anche più leggero. Cristoforo Colombo era di statura alta, questo è certo: è noto, d’altronde, che l’intrepido Bartolomeo Colombo, dotato di atletiche forme, e per conseguenza di corrispondente statura, era men alto del fratello: Las Casas che li conosceva ambedue, lo afferma positivamente.

Dal suo soggiorno di Lisbona in avanti, salvo brevi lacune i principali avvenimenti della vita di Cristoforo Colombo si svolgono in un ordine non interrotto, e si presentano accessibili alle più minute investigazioni: qui, propriamente parlando, comincia la sua storia.

Il primo fatto che lo risguarda, dopo presa terra quasi miracolosamente in Portogallo, si riferisce alle sue abitudini religiose: alla sua assiduità edificante in chiesa andò debitore dell’avvenimento che gli consentì di sviluppare il suo genio, di confermarsi nella sua vocazione, di stringere consuetudine coi dotti e coi grandi della terra.


§ II.


Giunto al suo trentesimoterzo anno Cristoforo aveva tocco l’apice del suo vigore fisico e della sua perfezione morale. La sua statura elevata ritraeva dalla sua gagliarda complessione