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capitolo secondo 87


Cristoforo Colombo continuò a lavorare alle sue carte ed a’ suoi manoscritti per sicurarsi il giornaliero mantenimento, perocchè la dote della moglie era insufficiente a tal uopo. Nondimeno, la carica sostenuta dal suocero e le relazioni del suo onorevole parentado aprivangli la via a conversare co’ più gran personaggi. Una circostanza sfuggita sin qui all’attenzion de’ biografi, mette in luce questo fatto. Il re Alfonso V, che, sebbene non abbia intraprese grandi spedizioni, pure, per tradizione e per istinto, pigliava interesse alle cose del mare, ammetteva di buon grado alla sua presenza questo piloto straniero, la cui conversazione lo cattivava; Colombo parlava con lui di scienze naturali e di avventure di viaggi. Un giorno, dopo d’essersi intrattenuto de’ suoi dubbi cosmografici, e forse, per confermare le idee del Genovese, il Monarca gli fece vedere canne di una dimensione enorme e strania ai climi dell’Europa, che forti maree avevano spinte sulla riva delle Azzorre. Questo fatto, che in apparenza non era di gran momento, pure significava moltissimo.

Così, quantunque l’idea del suo disegno non siasi manifestata per intero che nel quarto anno della sua dimora in Portogallo, possiamo affermare ch’egli aveva già concepito il disegno di esaminare la totalità del nostro globo. Addentrandoci nel segreto della sua vita, troviamo Colombo sempre il medesimo: ciò che fu, in età più avanzata, già lo era in gioventù. Non si conosce l’epoca della sua nascita altro che da quella della sua, morte: sulla sua gioventù gettano luce le rivelazioni della sua età matura; le idee della sua maturità non ci si rendono note che mercè i pensieri de’ suoi ultimi anni: scrisse che chi si dà alla navigazione sentesi preso dal desiderio di penetrare i segreti di questo mondo; e questa confessione della sua vecchiezza ci palesa le preoccupazioni così del mezzo della sua vita, come della sua adolescenza: ecco l’involontaria confidenza dei lunghi anni passati sul mare, senza profitto per la sua fortuna, senza benefizio pel suo avanzamento.

Per quali vie maravigliose opera la Provvidenza! trae da un disastro un benefizio per colui che ne sembra la vittima. Colombo si trovò, suo malgrado, recato al centro delle idee che dovevano aggrandire i suoi disegni, e divenne ospite del solo