e di Giovanni Lignerio, e d’un certo Bernardo, grand’Aritmetico, calculò il giorno della Passione di Cristo Signor Nostro, ma non s’appose, come s’ha da Pavolo di Middelburgo nella sua Paulina.
[1300]BARLAAMO detto Calabro per esser nato in Calabria, Monaco dell’Ordine di S. Basilio, attese alle Lettere greche e latine, mà particolarmente alle greche. Vagò per tutte le scienze, e più dell’altre si compiacque delle Matematiche. Scrisse molto in varie professioni. Fù egli infetto di Heresia greca circa la processione dello Spirito Santo. Affaticossi intorno agl’elementi d’Euclide, onde si valse delle cose di lui Federico Commandino ne suoi Commentarii. Scrisse cinque libri di Logistica, cioè dell’arte de computi, alcune dimostrationi Aritmetiche: della Geometria, & un’opera intitolata Teologica speculatione sopra l’inventione della Pasqua. Publicò un trattatello della fabrica, & uso dell’Astrolabio annulare, un libretto degl’Elementi Astronomici, che sono in luogo d’un preparatorio alla gran construttione di Tolomeo. Lasciò altre opere ancora, le quali si conservano nelle librerie d’Italia, fra quali è un libro intitolato le collettioni, nel quale raccoglie da gl’Autori, così Latini, come Greci le cose appartenenti alle