Pagina:Cronica de matematici.djvu/126

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cognitione della Giuditiaria può appartenere.

[1506]GIOVANNI Vernero nato di nobilissima famiglia in Norimberga, diede opera alle Matematiche, e lasciò doppo se molte fatiche, percioche tradusse egli, e mandò fuori con bellissime figure tutte quasi l’opere d’Archimede, e del suo scrisse un libretto di ventidue elementi comici. Scrisse anco insieme un Commentario, ò Parafrasi intorno agl’undeci modi dell’addoppiar il cubo, & un’altro Commentario sopra il problema di Dionisiodoro, e di Diocle, nel quale si propone di segar la sfera con un piano secondo la data proportione. Publicò due trattati del Moto dell’ottava sfera, e tradotta dal Greco la Geografia di Tolomeo v’aggiunse annotationi, e commentarii. Scrisse anco un trattato de giudicii del vento, e de Meteoroscopici promessi alla luce da Giovanni Hermanno.

[1506]BARTOLOMEO Vespucci nobile Fiorentino attese agli studii delle Matematiche, ancorche principal sua professione fosse la Medicina, nella quale, e nell’arti egli era addottorato. Diessi poi in tutto all’Astrologia, & alle Matematiche, e ne fù publico Lettore nello studio di Padova. Hassi del suo un dotto commento sopra la sfera di Giovanni di Sacro Bosco.


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