Pagina:Cronica de matematici.djvu/157

Da Wikisource.

137

da Costantino Lascari. Scrisse anco un libretto della sfera molto succinto, & un trattatello degl’Instrumenti Astronomici. Ha lasciato anco à Posteri un nobilissimo libro di Gnomonica, nel quale assai pienamente prosegue la detta materia. Prometteva egli tante opere in un suo Catalogo, che s’havesse risposto alla promessa, toglieva il luogo ad ogn’altro Matematico, ma non sò per qual cagione le cose, ch’egli prometteva, furono aspettate dagli Studiosi indarno. Fatto huomo di Chiesa si diede alle cose sacre, & essendo già vecchio, publicò un Martirologio. Egli morì carico d’anni di maniera, che per l’età era in tutto mancata in lui la vivacità dell’ingegno. Fù molto amico di Federico Comandino, ancorche gia mai non si conoscessero di presenza. Si veggono alcuni Epigrammi del Maurolico, onde appare, ch’egli non fosse nemico delle muse.

[1575]FEDERICO Comandino Gentilhuomo Urbinate figliuolo di Battista Comandino, e di Laura Bonaventuri, attese da fanciullo alle buone lettere, & impatronissi della lingua greca, e della latina. Studiò in Padova le cose di Filosofia, e di Medicina, & hebbe per maestri Marco Antonio Genova, e Gio: Battista


S Mon-