Pagina:Cronica de matematici.djvu/38

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molta eccellenza, le quali ci sono state furate dalla longhezza del tempo. Suida vvole ch’egli scrivesse quattrocento, e cinquanta tre volumi.

[111][334]DICEARCO Messinese figliolo d’un Fidia, partitosi dalla Patria udì in Atene Aristotile; fù Egli Historico, Filosofo, e Geometra, fù Geografo ancora, e publiconne Tavole; Misurò i Monti del Peloponeso, e della Tessaglia, e fù grande amico di Aristosseno.

[112][330]CALIPPO da Cizico familiare di Polemarco suo compatriota, da cui apprese quelle cose, che appartengono alle Teoriche de pianeti secondo la dottrina di Eudosso. Partito da Polemarco, e trasferitosi in Atene fecesi scolare d’Aristotile; riformò in qualche parte le Teoriche di Eudosso, dell’accommodamento di cui si valse poi il Filosofo ne libri Metafisici. Furono tuttavia imperfette le suppositioni d’Eudosso, e di Calippo paragonate con quelle degl’Astrologi più bassi; fù Calippo inventore d’un’anno grande, che fù dal suo nome detto il Periodo di Calippo, & era di settanta sei anni. Osservò esquisitamente la grandezza dell’anno, e scrisse alcuna cosa intorno l’osservatione de nascimenti, & occasi delle stelle.

[112][329]HEGESIANATTE da Troade scris-


se