Pagina:Cronica de matematici.djvu/46

Da Wikisource.
26

Dei, e dedicò alla memoria un distico.

[134][2..]BITONE antico mecanico scrisse un libro intitolato delle machine, e dedicollo al Rè Attalo; in questo insegnò la fabrica di molte machine da lanciare e dardi, e pietre, & insieme esplicò la fabrica della Sambuca, machina da espugnare le Città maritime.

[136][235]MOSCO scrisse un libro di machine, nel quale affermava gagliardissima essere fra tutte la sambuca, della quale egli ne assegnava l’inventione ad un Heraclide Tarentino. Io stimo che questi fosse Siciliano, e quel medesimo, che scrisse il commentario della nave di Hierone, di cui fa mentione Ateneo ne Dinnosofisti. Un’altro Mosco pure Siciliano gentilissimo Poeta fù commemorato da Suida in Teocrito.

[137][230]HERACLIDE fù domestico, e familiare di Archimede, e di Dositeo. Scrisse egli la Vita di Archimede. Stimo che egli sia quel Tarentino, à cui da Ateneo, come dicemmo in Mosco, fù attribuita l’inventione della Sambuca.

[139][220]ARCHIMEDE Siracusano Prencipe de Matematici, e degl’Inventori di machine, familiare di Hierone, e di Gelone Regi di Sicilia, hebbe ingegno più divino, che humano. Scrisse molte opere, del numero della Rena, delle cose, che si muo-


vono