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Pagina:Cronica de matematici.djvu/63

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Mandò fuori Efemeridi. Predisse à Nerone, ch’Egli otterrebbe l’Imperio.

[204][40]CLEOMEDE Stoico di Setta scrisse in prosa un libro, che egli intitolò la circolare specolatione, la quale si è conservata, & è stata recata in latino da Giorgio Valla. In questo ragionò de cerchi celesti, e di tutto quello che si aspetta ad una sommaria cognitione dell’Astrologia. Scrisse in oltre un libro d’Aritmetica, il quale si conserva nelle librarie d’Italia, e promesso alla luce gran tempo fà dall’Accademia Venetiana. Compose anco un’opera, il cui titolo era del Moto de Corpi gravi per un’ medesimo mezzo: questa, la quale à mio giuditio doveva esser bellissima, non si trova.

[207][50]SULLA Questi al nome pare che fosse Romano. Diede opera alla giuditiaria, e di lui non si sà altro se non che egli, come narra Svetonio, predisse la morte di Calligola.

[212][70]MARINO da Tiro Geografo, e Cosmografo de suoi tempi non ignobile. Descrisse le Tavole Geografiche, nelle quali, per non haver usata la diligenza, che doveva, & haver tralasciate molte cose necessarie, fù emendato nella sua Geografia da Tolomeo. A questo Marino s’attribuiscono le Protcorie sopra i dati d’Euclide.


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