Pagina:Cronica de matematici.djvu/64

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[217][90]ASCLETARIONE visse in Roma, e diede opera all’Astrologia genetliaca. Questi, come narra Svetonio, predisse la morte à Domitiano, il quale fattolo perciò chiamare à se, interrogollo di qual morte dovesse morire, e quando; & egli rispose che presto sarebbe lacerato da cani, l’Imperatore, fattolo occidere, ordinò, che fosse abbrusciato, ma levatosi un gran temporale smorzossi il fuoco; la onde sepolto il corpo mezzo arso fù la notte dissotterrato, e divorato dai Cani, & indi à poco Domitiano, secondo il suo pronostico, fù ucciso.

[218][94]AGRIPPA è verisimile, che fosse Latino, ponendosi mente al nome; nondimeno ciò può esser falso volendo Tolomeo che Egli fiorisse in Bitinia. Fece alcune osservazioni delle cose celesti, delle quali poi nell’Almagesto si valse Tolomeo.

[221][109]MENELAO Alessandrino fù gran Matematico, & Astrologo. Questi fece le sue osservationi in Roma. Fù Geometra ancora, e diede opera con molto frutto alla dottrina de gl’Elementi, per la qual cagione egli vien commemorato da Proclo ne i suoi Commentarii. Trattò in sei libri la dottrina de Seni. Scrisse un libro de Triangoli, il quale ancora vive. Publicò un libro de gl’Elementi sferici, come avan-


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