Pagina:Cronica de matematici.djvu/74

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tioni, e nelle solutioni non per arte ch’egli v’usasse, ma per grandissima acutezza d’ingegno, e bontà di natura. A costui dedicò Pappo alcuni libri degli otto delle Collettioni.

[292][393]PROCLO Licio trasferito in Atene fecesi discepolo di Plutarco, di Nestorio gran Platonico, e di Siriano, & Olimpiodoro ottimi Peripatetici. Giovanni Zonara vuole ch’egli udisse anco Jamblico il gran Pitagorico. Scrisse in tutte le facoltà volumi acutissimi, cioè nella grammatica, e nella filosofia. Commentò l’opere, e i giorni d’Hesiodo, e scrisse alcuni hinni misteriosi sopra il Sole, e Venere, per cagione de quali dal Giraldi vien connumerato fra i Poeti. Scrisse opere morali della buona educatione, della buona disciplina, e del modo del vivere. Scrisse ancora commentarii dottissimi sopra i Dialoghi di Platone. Scrisse una succinta disputatione del moto. Scrisse un libro delle cause, e commentarii sopra i libri d’Aristotile. Publicò molte opere intorno alla Teologia etnica, imitando Pitagora, Platone, Plotino, & altri. Fù nemico della Religion Cristiana, e scrissele contro, all’obiettioni di cui rispose G. Gramatico. Nelle Matematiche lasciò scritti quei nobilissimi commentarii sopra il primo d’Eu-


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