Pagina:Crooks - Perchè l'operaio inglese difende la sua casa, Milano, Istituto Italo-Britannico, 1918.djvu/14

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diamo? Per l’amor di Dio, diteci, dove andiamo?» gridarono. Esse venivano trascinate via dalla felicità delle loro case, verso l’ignoto, verso la Germania...

«E voi, ragazzo mio, dite che non siete tanto stupido per dare il vostro aiuto e salvare le vostre donne e i vostri bambini da una simile sorte?».

Non fu necessario dire altro.

Udii le donne che ci circondavano gridare: «Lasciatecelo, Signor Crooks, ci pensiamo noi! Lasciatecelo». E io me ne andai.

Ecco come la pensano le nostre donne! Incoraggiano i loro mariti, i loro figli, a partire. Vogliono, sì, la fine di questa crudele, di questa orribile guerra; ma non vogliono che cessi prima che la potenza del Kaiser, il quale permette le cose più orribili, non sia stata abbattuta.

Ecco ciò che ha mosso il nostro popolo: il pericolo che sovrasta le sue dimore, le sue famiglie. Nelle adunanze io ho chiesto ripetutamente agli uomini che cosa farebbero, se tornando a casa di sera, non trovassero più nè famiglia, nè focolare, ma invece un ammasso di rovine fumanti, sotto le quali fossero seppelliti i cadaveri delle loro spose e dei loro bambini! Ed ho chiesto loro se preferissero combattere dopo, in mezzo a tali spettacoli strazianti, sparando appiattati negli angoli delle strade, oppure non preferissero combattere adesso. E la risposta è sempre stata la più logica: «Ciò che a noi importa prima di tutto e più di tutto, è il nostro focolare domestico, la nostra casa».

Voi le conoscete quelle scene famigliari! la piccola casuccia, la moglie, il bambino. Il padre si affretta a tornare a casa dal suo lavoro, per baloccarsi col piccino; non si ferma neppure per lavarsi; la moglie gli dice di non disturbarlo. « Ma è mio, come è tuo, mia