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Pagina:Cucina teorico-pratica.djvu/274

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vito il gelato, il quale sarà presentato: in una magnifica forma con salvietta al disotto, piazzandosi in quel punto ove erano le zuppiere, e percui colui che avrà favorito da scalco, lo dividerà, e suddividerà in tanti pezzetti, e precocemente ne formerà de’ tondi, e per la mano lo farà servire. Terminato il gelato e terminato il pranzo, e dovrebbesi passare in un’altra stanza, ove di già si troverà preparato il Bouffet pel caffè, rosolio, e dolci.

Sarà questo una tavola guarnita di mensale, all’intorno vi saranno delle tazze coi corrispondenti cocchiarini; nel mezzo, vi sarà o una machina con le chiavette per somministrare il caffè, o delle cafettiere, con le corrispondenti zuccheriere col zucchero in pane, e delle molle d’argento per prenderlo, e quindi porlo nelle tazze; vi saranno delle bottiglie, e finalmente dei così detti piatti montati con diversi dolci.

Questo pranzo come ho detto può essere servito in tavola da uno o due commensali medesimi, oppure da uno scalco domestico proprio, ed atto per l’oggetto, il quale prenderà un piatto per volta, lo adatterà su di un tavolino separato espressamente apparecchiato, e così farà servire rimettendo il piatto al suo posto, onde non perdersi la simetria.

Del dippiù ne parlerò al capitolo dello scalcare.

§. II.

Tavola servita sul gusto Inglese.

Per questa tavola diverso è epigrafe, diverso n’è l’aparecchio, perchè non vi saranno piatti di cucina in tavola, ma questi usciranno uno per