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Pagina:Cucina teorico-pratica.djvu/287

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allora due domestici per tavola, con massima diligenza le trasporteranno nella sala della società, e di bel nuovo le riuniranno, com’erano pria situate, onde in un punto sia presentato all’occhio de’ circostanti un bello, ed ordinato Bouffet.

E ciò non sembra uno scherzo il più grazioso?

Per questa cena sarebbe cosa ottima far uso di piatti, che offrissero tante cose già divise, come per esempio, delle piccole paste brioches, de’ pasticcetti farsiti di carne, o di pesce, del presciutto rifreddo già diviso in pezzetti situati nel piatto in una regolare figura, delle piccole croccande di mandorle, delle mirenghe secche, semplici, e ripiene, dei filetti di petti di polli in salsa, qualche frittura di pesce, insomma tutto dovrebbe essere diviso, e scalcato, ma però, che non offra un frantume; e ciò perchè tutti al momento possano essere serviti.

§. IV.

Cena a mano in confidenza.


Per questa cena non v’abbisogna apparecchio alcuno, perchè quando sarà il momento che vorrai servirla, farai unire diversi domestici con de’ cesti ben proprj, nei quali vi saranno li tovavaglioli, e le posate, e girando per la stanza, presentandoli a tutti li circostanti, che staranno, chi a giocare, chi a suonare, chi a discorrere; altri domestici con altri cesti presenteranno de’ tondi, e del pane. Quindi riempiranno i cesti medesimi con li piatti di cucina di già scalcati, e nel modo medesimo girando li serviranno; ti avverto però, che questi piatti non debbono essere bro-