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III - DESCRIZIONE DI TARANTO 17

tempo istesso, i piú grandi edifici pubblici: da una parte il tempio di Ercole, il teatro, il tempio di Nettuno, il gran circo, il tempio di Mercurio; in mezzo è il fòro; dall’altra le terme ed il museo.

I capi d’opera delle belle arti abbondano in Taranto, come in Atene ed in Corinto: da per tutto pitture parlanti, statue animate, edifici ne’ quali vedi riunite la semplicitá, l’eleganza, la pompa.

Nearco mi condusse ad osservare i portici che sono nel fòro. Sono ripieni di scolture, che rappresentano la storia di Falanto. Diresti che ad esse non manca che la parola. Tu vedi in un angolo questo intrepido capo de’ parteni, che svela ai suoi compagni di sventura la risposta della Pitia, e li invita a togliersi una volta dall’ignominia e dalla miseria, conquistando le nuove sedi che Apollo avea loro promesse. In un altro angolo vedi Falanto ed i suoi compagni che sono sbattuti dalla tempesta sul lido de'messapi. L’oracolo avea lor detto che avrebbero ottenute le nuove sedi, ove fosse stato Falanto bagnato dall’acqua caduta dall’Etra a ciel sereno. La promessa era ambigua, e tali promesse non bastano agl’infelici scampati da un naufragio. Falanto si vede, oppresso dalla disperazione, seder a terra e posar il suo capo sulle ginocchia della moglie, che chiamavasi Etra. Etra piangeva e le sue lagrime bagnavano il capo di Falanto. Ecco l’oracolo adempito! Falanto ed i suoi prendon coraggio. Invian oratori agli antichi abitanti della regione, chiedendo loro asilo tranquillo e sicuro e poter coltivare quella terra che ad essi era soverchia. Gli antichi abitanti disprezzano un branco di miserabili, avanzo della tempesta. Vedi la battaglia, in cui il valor di Falanto vendica le offese fatte agli iddii ospitali. I messapi son vinti: di quei che salvaron la vita, una parte fu ridotta in servitú; un’altra fuggi e si riuni in Brindisi, ove fondò una nuova cittá. Qui Falanto è acclamatore, e compone i nuovi ordini della cittá nostra. Qui lo vedi fuggir nudo, perseguitato dall’invidia e dall’ingratitudine de’ suoi compagni. Egli si ricovra in Brindisi, presso quegli stessi messapi, a’ quali tanti danni avea cagionati. Ma il valore