Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/233

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2 3 4 5 LXX1V - SUGLI ANTICHI ABITATORI DELL* ITALIA 227 mi rispose egli. — La Grecia non avea né nome né civiltá, ed era Grecia quella che oggi chiamasi Italia* 1 ). In Italia vivevano que’ magnanimi cauconi, tra* quali si compiaceva dimorar Minerva, padroni allora di tutte le terre che si stendono intorno al Sibari ed al Crati * a >; in Italia era quella Temese, cittá ricca pel suo rame *3); in Italia e non in Tracia quell’Ismara, sacra cittá che Ulisse prese e saccheggiò, e dove quel buon sacerdote di Apollo gli fece dono di sette talenti d’oro e di una bellissima tazza di argento e di quelle otri di vino soavissimo, dolce, incorrotto, degno degl’iddíi, e che di tanta salute furono ad Ulisse contro il furore di Polifemo**). A que’ tempi tu non trovi per certo di lá del Ionio tanta ricchezza e tanta civiltá. E che diresti tu se io ti narrassi le storie piú antiche e ti dimostrassi esser tutti di origine italiana quegli eroi vostri, i nomi de’ quali suonan con tanta gloria nelli canti di Troia, e quel Nestore-che tante etá avea vissuto, e quell’Ulisse a cui Minerva istessa avea insegnata la prudenza? *5). Ma noi non tessiamo genealogie; non parliamo della storia degli uomini ma di quella de’ popoli ; e la storia di un popolo non in altro consiste che nella storia della sua civiltá. Non c’ inganniamo, o Cleobolo: quando noi disputiamo per sapere qual de’ due popoli tra il greco e l’italiano sia stato il piú antico, non intendiamo, non possiamo intendere di saper altro se non se qual de’ due abbia avuta piú antica civiltá. Di tutto ciò che precede la civiltá non esiston memorie; e di ciò che non ha memorie noi saremo sempre ignoranti. — Allora io: — Anche Platone avea detto che la civiltá, che Omero descrive nell’ Odissea , era maggiore di quella che descrive (1) «Quae nunc Italia Grada maior crai»: Ovidio. Sul nome di «Grecia» dato a tutta V Italia vedi Mazzocchi, Tabula Heracleensis , (2) Omero, Odissea , lib. vi; Ovidio, Metamorfosi , xv. (3) Omero, Odissea , i. (4) Idem. (5) Guarnacci, Orifini , voi. i, passim] opera dottissima, ma della quale sarebbe utilissimo e necessario fare un compendio, dandole quel metodo che l’autore pare che abbia trascurato, e togliendone molte superfluitá e qualche inesattezza, nata talora da spirito di partito.