Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/72

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Io non avea bisogno di altro che di rimaner solo con te... di scriverti e di sperare... unica e miserabile consolazione che rimane alla mia vita! Ma, o tu che sola puoi rendermi questa vita o misera o felice! o tu che forse a quest’ora non pensi a Cleobolo! mentre egli ti scrive questa lettera, vedi tu l’astro della notte che misura i mesi della di lui vita ed il duolo che consuma il di lui cuore? Ed il tuo, il tuo non ti dice per quanto altro tempo ancora potrá misurarli?