Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/98

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Quanti secoli han dovuto scorrere, quante cure sono state necessarie, perché quel toro, che è il re delle nostre selve, piegasse l’ardua cervice e consentisse a diventare il servo dell’uomo? Credi tu che sia stato facile far intendere al cane: — Sii mio amico, dichiariamo insieme la guerra agli altri animali che ora ci sono molesti, e divideremo insieme la preda? — Ed al generoso cavallo: — Sii il compagno de’ miei pericoli e della gloria /nia? — • L’uomo ha dovuto incominciare dal rapir la terra agli animali; poscia ha dovuto vincere la stessa natura. Ha dovuto misurare il corso del sole e della luna e l’orbite degli astri, dividere il giorno, calcolar il ritorno delle stagioni e conoscere qual fosse piú opportuna a ciascun’opera campestre. Vi è cosa piú instabile de’ venti e delle tempeste? Eppure l’agricoltore ha osservato il vario colore delle nuvole; la faccia della luna or pallida, or rubiconda, or cinta di raggi, or come immersa in un lago; non è sfuggito alla di lui attenzione né il volo degli uccelli, né lo stesso vario aggirarsi della rena e delle paglie; ed ha predetto da tali segni il sereno o la pioggia (*L L’esperienza di molti secoli ci dice: — Questo è il tempo di seminare, questo di battere le biade, questo di segar gli alberi ; — e l’agricoltore ha detto al sole, alla luna, alle stelle, ai venti, a tutta la natura: — Voi mi sarete di guida nelle mie operazioni e servirete ai bisogni miei. — La natura non avea somministrati che i primi semi delle cose; e, nella prima antica origine, il cibo, eh’essa avea apprestato agli uomini, non differiva da quello che avea dato a tutti gli altri animali. Vedete voi la differenza che vi è tra le castagne selvagge, che poco differiscon dalle ghiande, e quelle che ora son nostro cibo nelle mense? La vite cresceva incolta nei boschi, e le uve acerbe, ch’essa produceva, non davano che scarso ed acido vino. Non molto tempo prima dell’etá de’ nostri padri l’aver vino era quasi un lusso: le donne non ne bevevano, prima perché le mogli, tra gli uomini ancora barbari, (i) Virgilio, Georgiche , li; Plinio.