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II

SULL’ISTRUZIONE PRIMARIA NEL REGNO DI NAPOLI

A SUA MAESTÀ IL RE GIOACCHINO MURAT.

Sire, Il re Giuseppe volendo diffondere in questo Regno i primi elementi dell’istruzione, ordinò con un decreto l’istituzione d’una scuola primaria e gratuita in tutte le comuni. La Commissione d’istruzione pubblica nominata da Vostra Maestá aveva proposto inoltre di stabilire come principio di massima che potrebbero esser concessi premi ai maestri di queste scuole e ai loro alunni, per aggiungere il movente d’un interesse personale in coloro che non sentivano tutto il vantaggio d’un’istruzione utile. Ma né il re Giuseppe né la Commissione di Vostra Maestá hanno avuto mai il pensiero di lasciar queste scuole a carico del governo; ma le spese per le scuole primarie dovevano esser sopportate dalle comuni; ma gli abitanti eran soddisfatti, perché questa spesa cadeva su di essi in massa e non poteva divenir mai l’occasione d’una vessazione individuale. E certo non c’era alcuna spesa comunale che fosse meno penosa agli abitanti di tutto il Regno.

Ma oggi tutte queste massime son rovesciate. Vostra Maestá col suo decreto sulle scuole primarie ha imposto a tutti i cittadini l’obbligo di pagare dodici carlini l’anno per l’istruzione di ciascuno dei loro figli.

Quale è stato lo scopo di questo decreto? Non certamente di liberare il governo da un peso o da una spesa, poiché il governo non pagava nulla. Non certamente di liberar le comuni. perché le comuni pagavano egualmente nell’antico come