Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/140

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l’uomo; mentre le scienze fisiche han per oggetto la cognizione della natura. Si sono nel progetto riunite per un equivoco. Alla facoltá delle scienze fisico-matematiche si è dato il nome di facoltá di «filosofia». Ma questo nome non si adopera oggi piú nel significato che ha avuto fino ad un secolo fa. La parola «filosofia» non indica oggi altro che la ricerca delle cagioni di quelle cose di cui la storia o l’esperienza dimostrano 1’esistenza; non vi è dunque una scienza particolare che possi chiamarsi «filosofia», perché tutte le cognizioni umane hanno la loro parte filosofica.

Si distinguono oggi le scienze pel loro oggetto rispettivo: le scienze fisiche han per oggetto la natura; le morali, l’uomo. A quelle si sono unite le matematiche, perché principale loro istrumento; a queste le belle lettere, perché principale loro prodotto ed aiuto. Difatti la cognizione dell’uomo trae i suoi lumi dai dati che la storia e l’erudizione le somministrano; ed a vicenda l’eloquenza e la poesia traggon i precetti e le norme dalle teorie della cognizione dell’uomo.

Ma su di ciò ogni ragionamento ulteriore sarebbe superfluo: l’esempio della nuova organizzazione di tutte le facoltá dell’Europa deve essere sufficiente - . 2. Delle due cattedre però di logica e di ideologia deve sopprimersi la prima. Essa si è giá appresa ne’ collegi e nelle scuole secondarie. La vera logica è tanto semplice, che è inutile ritornarci due volte; il ben ragionare è tanto necessario, che sarebbe assurdo volerlo apprendere sul finir degli studi; l’arte di ben ragionare è tanto pura nella geometria, che la vera logica non è altro che il riflettere sopra gli studi geometrici. Geometria e logica debbono andare insieme, perché il logico non fa altro che riflettere su quello che il geometra fa. Questa è l’opinione di D’Alembert, di Condillac, di chi no? Questa opinione han seguito anche in Francia nella nuova organizzazione; e difatti nella facoltá delle belle lettere di Parigi si è soppressa la cattedra di logica, che anticamente vi era. 3. Invece di una cattedra di logica si è aggiunta una d’istoria della filosofia, e la Commessione dubitò molto tempo