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III

SULLA ORGANIZZAZIONE DELLE FACOLTÀ

L’organizzazione delle facoltá deve esser proporzionata allo stato in cui le scienze si ritrovano. Il continuo progresso di queste molte cattedre antiche fa sopprimere, perché inutili; molte nuove rende necessarie, perché quelle parti dello scibile, che ne formano il soggetto, acquistano tanta ampiezza da poter diventar materia sufficiente di una cattedra sola. Quattro secoli fa avevamo una cattedra di astrologia, e non potevamo averne una di botanica; oggi una cattedra di astrologia sarebbe inutile, e una cattedra di botanica è necessaria. Se mai avverrá che noi sulla fisiologia e patologia delle piante faremo tanti progressi quanti ne abbiam fatti sulla loro anatomia, forse una cattedra sola di botanica non sará piú sufficiente, e ve ne abbisogneranno due.

Nella organizzazione, dunque, delle nuove facoltá non bisogna imitare quelle che giá esistono, specialmente se sono molto antiche. Siccome gli uomini lasciano stare molte cose solo perché giá ci stanno, e non fanno molte altre ’ solo perché non si sono fatte ancora, cosí tutte le istituzioni antiche abbondano di cose superflue o mancano delle utili. È necessario, per organizzar bene le facoltá, che si conosca esattamente lo stato in cui una data scienza si ritrova.

Dietro questi semplicissimi principi passo all’esame delle facoltá del Progetto. Belle lettere 1. Bisogna aggiugnere a questa facoltá, e togliere a quella delle scienze fisico-matematiche, le cattedre di logica e di ideologia. Queste due cattedre appartengono alla cognizione del-