Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/142

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diverse. Ed i giovani, istruiti giá nella teorica dell’eloquenza, studiando l’erudizione greca e latina, si perfezionano nella pratica, perché si riempiono la mente delle belle idee dell’antichitá, senza di che non vi è mai eloquenza vera (*), e nel tempo istesso si rendono famigliari i grandi scrittori antichi. 5. Una cattedra di storia non si può dire certamente inutile. Ma si possono sulla medesima promovere le seguenti quistioni. a) Vi sará una lezione di istoria anche nell’istruzione secondaria? Par che si debba dire di sí. È tanto necessaria la cognizione della medesima, che non bisogna privarne quella numerosissima classe di uomini che non vogliono o non possono spingere i loro studi fino all’istruzione sublime. La storia è la scienza della prima adolescenza, quando la fantasia è viva, la memoria tenace, il cuore nuovo e capace di ogni impressione. b) Se dunque una lezione d’istoria è necessaria o almeno utilissima nella istruzione media, la ripeteremo noi nella sublime? Questo è quello che sembra inutile: perché è tanto vasto il piano della storia universale e della cronologia che, volendolo esporre entro il corso di un anno scolastico, è necessitá che il professore si restringa sempre alla indicazione sommaria delle stesse epoche e degli stessi fatti principali: quindi è quasi inevitabile che li professori si ripetano. Potranno differire nel metodo, ma dovranno ripetersi sulle cose. Che se poi vogliam supporre che il professore della facoltá voglia discendere a dettagli, allora vi è da riflettere che son tali e tanti li dettagli che offrono la storia e la cronologia, che pochissimi de’ medesimi riempirebbero tutto il corso scolastico. Ecco perché è necessario limitarsi ad esporre in gran dettaglio la storia della propria nazione, e di questa vi è una cattedra nella facoltá legale. Tutti gli altri oggetti li si lascino alle cure ed agli studi privati. Si potrebbe dire che la cronologia ha li suoi principi teoretici, i quali forinan materia d’istruzione sublime. Ed è vero. Ma questi principi in gran parte non sono che un’ap( 1 > «Scr sbendi recte sapere est principium et fons ■>.