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pendice dell’astronomia, e lo stesso professore di astronomia ne potrá dare qualche lezione. Del resto, delle spinose quistioni di teoria cronologica sono tanto pochi coloro che se ne occupano, che ben può tale cognizione abbandonarsi anche essa agli studi privati.
Nella Commessione il signor commendatore Delfico proponeva una cattedra di filosofia della storia, sul modello di quella che era in Pavia. Io proposi una cattedra di filologia universale, la quale mi sembra indispensabile nello stato in cui si trovano le cognizioni umane.
Il campo dell’erudizione e della storia è diventato tanto vasto, che l’erudizione greca, latina, ebrea, le quali un giorno formavano il tutto, oggi non ne sono che una picciola parte. Ignorar tutto ciò che all’erudizione latina e greca si è aggiunto, è male; saperlo tutto, è impossibile. Bisogna saper profondamente l’erudizione greca e latina, ma bisogna egualmente non ignorar tutto il rimanente. Ma, per conoscer questo con facilitá, è necessario classificar le idee ed associarle in modo che formino un quadro solo e si sostengano a vicenda. Gli usi, le leggi, le lingue, le relazioni de’ popoli hanno molti punti simili; anche quando sono diversi, la diversitá dipende da leggi simili. Tutti li popoli hanno un progressivo sviluppo, e ne’ vari periodi del medesimo tutti i popoli si rassomigliano. Tutti i popoli seguono, quasi direi, lo stesso meccanismo nella formazione delle loro lingue. II nostro Vico è stato il primo a trattare di queste leggi generali della vita delle nazioni. Tutta l’Europa oggi lavora su questo istesso soggetto; ed a me pare che sievi giá tanto materiale da poter formare il soggetto di una lezione brillante e nel tempo istesso utilissima ai progressi di tutte le scienze che han per oggetto l’uomo morale. 6. Statistica. — Questa parte delle cognizioni umane deve esser unita all’economia politica, di cui forma come la parte sperimentale. Essa è la base della legislazione amministrativa, ed appartiene in conseguenza alla facoltá della giurisprudenza. 7. Una cattedra di lingua araba può esser superflua, almen per ora. L’arabo è tanto affine all’ebreo, che si posson quasi
