Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/226

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che metterebbe parte della spesa: sarebbe utile, perché impegnerebbe la stessa comune alla conservazione. La Daunia ha molti laghi, i quali hanno bisogno di bonifica. Il principale è quello di Lesina. Nella Commissione feudale fui autore di qualche progetto per obbligare il possessore a fare alcune cose onde renderlo meno micidiale. Non credo che sia permesso ad un gran proprietario aver quasi quindicimila ducati all’anno a spese della salute pubblica. Non so qual esito abbiano avuto in séguito quelle idee. So che si è dato, tanto su questo lago quanto sugli altri, l’uso civico ai cittadini, e ciò io lo credo distruttivo della pesca e de’ laghi. Gli usi civici in fatto di pesca si debbono dare sempre in prezzo: una parte del prodotto del lago dev’esser compenso di quel dritto di pesca che i cittadini possono talora avere, ma non debbono mai esercitare. Pure nel lago di Celano cosí si era fatto per antica convenzione; ma la convenzione mi si dice che sia stata annullata. Nel lago di Lesina vi sono delle bonifiche da fare, e credo che si possono fare facilmente per contributo tra i possessori del lago e quelli dei terreni vicini. Meno pestiferi sono i laghi di Varano e di Viesti. Tutta la Puglia però è piena di picciole lagune, dove l’acqua ristagna, imputridisce e produce la morte. Molte di esse si possono togliere con delle colmate o con degli scoli nel Fortore, nel Cervaro, nella Carapelle, opere che si potrebbero fare o per contributo de’ possessori o dalle comuni. Gli scoli si fiancheggerebbero di alberi addetti al mantenimento degli stessi canali. Una bonifica di tali lagune si stava facendo dal passato governo in Manfredonia a spese de’ comuni e de’ possessori. Non so in quale stato si trovi. VI. Provincia di Bari e di Lecce. —Ambedue queste provincie scarseggiano di boschi; in ambedue, i boschi che vi erano, quasi tutti feudali, sono stati divisi colle comuni. Non ha luogo per essi la stessa riflessione fatta per Capitanata ? Ove i boschi non sono stati ancora divisi, non sarebbe egli espediente di sospenderne la divisione? Un bosco diviso, quando anche tutte le sue parti si conservano, è sempre meno utile di un bosco indiviso, perché il bosco che è grande può servire