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riesce un groviglio di contradizioni, se non si suppongono due civiltá italiane con un periodo d’intercorsa barbarie: l’una anteriore, l’altra posteriore alla guerra di Troia. XII. — Varietá (n. 11, 8 settembre 1806). «Quel tribunale di sangue che chiamavasi 1 Giunta di Stato ’, istituito [nel 1794 a Napoli) per scoprire una congiura che non esisteva e non poteva esistere, e diretto in modo da farne nascere il desiderio; — quella istituzione estorta alla buona fede del re, sotto pretesto di salvezza dello Stato, ma destinata poscia a servire all’ambizione de’ ministri, e finalmente alla venalitá, lo dirò io?, al pettegolezzo della parte piú vile della nazione; — che, in quattro anni di tempo, ha armata una parte della medesima contro l’altra, una ne ha ammiserita, un’altra ne ha corrotta; — ha moltiplicate all’infinito le due pesti de’ popoli e de’ governi, le spie e i falsi delatori; — ha sedotti e comprati tanti testimoni; — ha spinta l’impudenza fino al segno di finger lettere del Direttorio francese, scritte sopra carta fabbricata in Vietri di Salerno; — ha arrestato piú centinaia di persone, piú migliaia ne ha fatte tremare, ne ha minacciate fino a ventimila (Vanni diceva che non meno doveano arrestarsene); — ha imputato a delitto ogni officio di pietá verso gli arrestati, ha vietata ogni difesa;—e, dopo quattro anni di tempo, di spesa, di palpiti, di oppressioni, non trova delitto perché non ve ne era, non può condannare gli accusati perchè erano innocenti, non vuole salvarli perchè lo crede contrario al proprio decoro: —quella istituzione qual mostro è mai di imbecillitá, di stoltezza, di nequizia, di oppressione, di...?». XIII. — Capua (nn. 14 e 19, 15 e 27 settembre 1806). Esposizione storica come al n. XI. XIV. — Varietá (n. 18, 24 settembre 1806). I cosí detti t usi civici» del Regno di Napoli si dovrebber chiamare «anticivici», perché sono essi appunto che ritardano i progressi dell’agricoltura. XV. — Elementi di chimica per uso della gioventú studiosa, del dott. Saverio Macri, 2*ediz., Napoli, 1785 (n. 20, 29 settembre 1806). XVI. — Varietá (n. 21, 1 ottobre 1806).
- I vari dialetti dell’ Italia meridionale sono, tra tutti gli altri dialetti italiani, atti all’armonia: veritá riconosciuta da tutti gli scrittori, dai
