Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/264

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primi severissimi pittagorici fino allo scherzevole autore del Dialetto napoletano», e cioè all’abate Ferdinando Galiani, che pubblicò quel libriccino nel 1779. XVII. — Varietá (n. 22, 4 ottobre 1806).

Contro l’unione del Molise alla provincia di Capitanata. XVIII.— Varietá, (n. 23, 6 ottobre 1806). I tempi degli ultimi re aragonesi di Napoli rassomiglian moltissimo agli ultimi anni di Ferdinando IV di Borbone. * La stessa debolezza ed incertezza nelle operazioni; le redini dello Stato in mano di persone che non meritavano la confidenza della nazione; non milizia, non disciplina, ma, in loro vece, arti vilissime, corrompitrici di ogni morale, dissolutrici di ogni Stato». XIX. — Necrologia (n. 26, 13 ottobre 1806). Quella di Giuseppe Maria Galanti, inserita integralmente nel presente volume, pp. 231-4.

XX. — Il bardo della Selva nera di Vincenzo Monti, 2. ediz., Napoli, Orsino (n. 29, 20 ottobre 1806). XXI. — Sulla storia del genere umano (n. 32, 27 ottobre 1806). Articolo incompiuto, in cui vien ripresa qualche idea d’un precedente scritto milanese. Cfr. questi Scritti vari, I, 339 e, nel presente volume, la Nota bibliografica.

XXII. — Le avventure di Areta Atlio, scritte da lui medesimo e pubblicate da Gaetano Rodinò, Napoli, 1806 (n. 33, 29 ottobre 1806). XXIII. —Sulla legge fondiaria degli 8 novembre 1806 (n. 44, 24 novembre 1806).

XXIV. — Lagnanze nuove contro stabilimenti vecchi (n. 58, 27 decembre 1806). Sull’illuminazione e sulla piccola posta della cittá di Napoli, a proposito della quale si narra un gustoso aneddoto riferito dal Kotzebue. XXV. — Considerazioni sul miglioramento dell’arte della guerra in Italia, di G. M. napoletano (n. 59, 29 decembre 1806).