Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/27

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Noi insistiamo molto su quest’oggetto della morale, perché ne vediamo la necessitá, e nel tempo istesso l’insufficienza di tutte le istituzioni che abbiamo avuto finora. Un esempio. Ov’è quella istituzione di morale popolare la quale conta tra i doveri del cittadino quello di difender la patria? Di questo sacro dovere non si ragiona che agli adulti, a pochi adulti, e disputando. Qual meraviglia che i precetti non abbiano effetto? Ma, se veramente vogliam fare una nazione militare, educhiamo i fanciulli: i precetti dati nella tenera etá sono sempre piú efficaci. Aggiungiamo ai precetti gli esempi del nostro Valerio Massimo : aggiungiamo agli esempi, ne’ giorni di esame, negli esercizi de’ loro giorni festivi, qualche picciola pompa militare. Si può scommettere dieci contro uno che in dieci anni si avrá una nazione militare.

Il tempo ed i bisogni della nazione faranno nascere altre idee di altri libri. Essi si potrebbero fare per concorso. La direzione dell’istruzione pubblica ne sarebbe il giudice. Per ora è sufficiente l’aver dimostrata la necessitá di occuparsi di tale oggetto, onde avere istruzione completa.

Finora abbiam parlato dei fanciulli. Allettiamo finalmente i genitori. I premi per costoro debbono essere piú solidi e, quasi direi, piú interessanti. 1. Non è picciolo premio la speranza che, se avranno un figlio di molto ingegno, questi sará premiato dal governo. 2. Non abbiamo noi molti monti di maritaggi, i quali si dispensano indistintamente per sorte, e talvolta per favore? A questi maritaggi e ad altri premi simili non si potrá concorrere se non dalle fanciulle le quali siano istruite. La prima premiata sará la prima nel concorso. Né da questa legge saranno esclusi i monti delle «cappelle delle arti», o di qualsivoglia altra simile istituzione; anzi le cappelle di arti, secondo il principio poco sopra esposto, debbono essere scuole d’istruzione un po’ piú raffinata. I soli eccettuati sono i monti meramente familiari. Questo è un favore che pare dato alle sole donne. Ma io credo che, quando le donne saranno educate, sará compiuta per metá l’educazione degli uomini.