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Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/34

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imparare con tanta facilitá? Da altri si crede che debbano esser l’unica occupazione dell’adolescenza. Errore anche piú funesto: non abbiamo altre cose piú necessarie e piú utili ad apprendere ?

Il metodo che noi proponiamo pare che sia la via di mezzo: farle apprendere ai giovanetti, ma insegnarle facilmente. Ciò si ottiene con quella grammatica che noi progettiamo, per la quale i nostri giovinetti apprenderanno tre lingue al tempo istesso.

Anche delle lingue morte lo studio grammaticale si può facilitare di molto. Prova ne sia per la lingua greca la grammatica che ne ha data monsignor Sisli : grammatica trascurata ed obliata dai nostri volgari maestri senza alcuna ragione, se pure non vogliam dire esserne una quella, che all’interesse del maestro conviene il mostrar quanto piú difficile si possa ciò che da essi s’insegna; ovvero l’altra, che i maestri, per l’ordinario, non misurano la facilitá da’ discepoli ma da loro stessi, e per essi è sempre difficilissimo un metodo nuovo, diverso da quello col quale essi sono stati istruiti. Le lezioni di lingua potranno occupare due anni, nel secondo dei quali si potranno insegnare quelle che chiamansi ordinariamente «belle lettere», le quali, a volerle definire, sono destinate allo studio dell’eleganza di una lingua, siccome la grammatica è lo studio del suo meccanismo. Aggiugniamo allo studio della lingua propria e della latina e greca anche quello delle principali lingue viventi, specialmente della francese, che oramai si può dire con ragione lingua propria di tutte le nazioni colte.

Alle lezioni delle lingue sará unita la lettura de’ classici italiani, latini e greci; e questa continuerá per tutto il tempo delle scuole, e perché non per tutta la vita? Sará cura della direzione il fare una ripartizione de’ nostri classici, onde ve ne siano degli adattati alla diversa etá e capacitá de’ giovinetti; sará cura de’ professori manodurli in questa lettura, piú utile di qualunque lezione; renderla piú utile ancora colle imitazioni, colle versioni e con tutti quegli altri generi di esercizi scolastici,