Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/348

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di quello che chiamasi «annuario statistico». 11 governo francese ha fatto uso dell’elenco del signor Desferriens; ma l’esperienza ha mostrato che esso era incompleto, ed è stato costretto ad aggiugnerci di anno in anno nuove interrogazioni. Io mi lusingo di aver imaginato un elenco piú ampio e piú ragionato di quello di Desferriens. A questo elenco io aggiugnerò un’ introduzione allo studio della statistica, opera che è quasi completa e della quale io mi lusingo aver ragione di esserne contento. — 2. Io do alla statistica un uso piú esteso e la dirizzo alla perfezione non solo della pubblica economia ma anche di molte altre sciènze. La metereologia, l’agricoltura, la stessa medicina possono ritrarne profitto. Ecco perché io la considero come dipendente non tanto dalla pubblica economia quanto dall’istruzione pubblica. — Sono intimamente persuaso che, avviato una volta questo oilício, oltre il bene che produrrá a tutte le parti deU’amministrazione, dará da se stesso tanto di prodotto da compensare le spese che esigge e che poi non sono moltissime. L’elenco delle interrogazioni sará un picciol libro, che ogni autoritá amministrativa dovrá comprare tutti gli anni. Alla fine di ciascun anno si potrá pubblicare un annuario statistico, il quale dará anche esso qualche prodotto. Vi si registreranno i risultati piú importanti, le memorie piú interessanti che dentro Tanno si saranno raccolte. Sará questo il modo piú efficace per indurre tutti a comunicare le loro osservazioni, molte delle quali si perdono perché non forman materia di giusto volume, molte altre per negligenza degli autori, i quali non ne sperano nessun profitto e nessuna gloria. Nel caso nostro, sarebbero lusingati, se non altro, dall’idea di veder che il governo pregia le loro cose. Io non mi estendo ad enumerare tutti i vantaggi che da questa istituzione si potrebbero ritrarre. L’intelligenza del signor consultore me ne dispensa. — Questo è per quello che riguarda il pubblico servizio. Per riguardo a me, io non dirò nulla.

LXXXIII. — Di Luigi Vaccari. — Milano, 9 giugno 1806.— ... Mi dispiace che vi siate risoluto ad abbandonare Milano, e che a ciò vi abbiano determinato i riscontri avuti dal signor consultore Moscati. Quanto alla continuazione del Giornale, non disento che questa sia affidata al signor Renincasa per tutto il tempo che voi vi eravate obbligato col signor Agnelli...