Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/366

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CXXIII. — A Giuseppe Corbo. —Napoli,4 gennaio 1817. — ... Se non vi ho scritto da lungo tempo non è stata mia colpa, ma bensi della malattia che si è inferocita all’entrar dell’inverno. Per buona sorte si è minorata adesso, ed io ed i miei siamo di accordo che. per all’entrar di primavera, la malattia se ne anderá via e non tornerá piú. Ciò mi consola, e ve ne do notizia, perché conosco la vostra amicizia per me. Vi raccomando di favorirmi della preghiera che vi diedi qui in Napoli sulla storia del Volture. Io ho letto quasi tutto ciò che sul medesimo si è scritto e pubblicato: nessuno mi ha soddisfatto. Desidero le approvazioni o le disapprovazioni ancora di quelle cose, che avrò fatte, dagli amici, i quali conoscano piú di me l’oggetto che io voglio trattare. Io partirò per il quinto o sesto giorno di aprile. Spero che la mia malattia sará finita. Mi dirizzo a Civita mia patria, e farò un soggiorno di circa un mese. Voglio fare una picciola corsa al Vasto ed a Chieti a vedere Luigi Cardone ed il barone Nolli. Ritornerò a Civita, da Civita passerò a Serra la Capriola, donde a Lucerá per una mezza settimana, e due giorni al piú in Foggia. La mia idea sarebbe quella di venir tra voi tra maggio e giugno, onde potermi trattenere qualche tempo piú lungo e maggior piacere. Vorrei sapere qual sia la miglior via e la piú sicura per venire a vedervi ed abbracciarvi. Intanto 10 vi saluto e vi abbraccio. Addio. Aggiungo qualche parola nella pagina che siegue. — Desiderei qualche dettaglio dettagliato sopra il vulcano Volture. 1. Amerei di sapere se vi esiste qualche scrittore, oltre di Minervino e di Tata, che ne parlino. Chi li potrebbe sapere meglio di voi? Indicatemene qualche cosa. 2. Amerei una specie di piano del medesimo sulla sua base e sulla sua primitiva altezza (veggo che questa seconda mia preghiera; ma che volete farci?). 3. Amerei un dettaglio sull’isola mobile. Io mi accorgo che sono importuno, ma spero che la vostra amicizia me lo perdonerá. Vi abbraccio di nuovo.