Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/367

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ANNOTAZIONI

I. — * Vincetfto Mielite Antonio Giuseppe Benedetto Gaetano Domenico Periteo Donato Remigio Cuoco», com’è detto nella fede di battesimo, nacque a Civitacampomarano, in provincia di Campobasso, il 1° ottobre 1770 da Michelangelo, avvocato e studioso di economia, e da Colomba de Marinis. Compiuti i primi studi nel paese natale, si recò nel 1787 a Napoli, ove ebbe come primo e principal maestro (nel significato non scolastico della parola) il suo celebre comprovinciale Giuseppe Maria Galanti da Santacroce del Sannio (25 novembre 1743-6 ottobre 1806), della cui casa, sopra tutto dal 1787 al 1790, fu assiduissimo, e a cui prestò valido aiuto nella Descrizione geografica e politica delle Sicilie. — Una necrologia del Galanti fu scritta dal C.: vedere qui sopra p. 231 sgg. II. — Dal 1790 al 1798 il Cuoco, pur senza essere laureato, esercitò con mediocre fortuna l’avvocheria civile, piú per compiacere il padre e sostentar la vita, che non per inclinazione verso i tribunali. Ma che egli avesse coltivali e continuasse a coltivar con passione gli studi filosofici e anche matematici (nei quali gli fu guida Niccola Fergola), testimonia appunto questa lettera. Dir dei vari storici della filosofia in essa menzionati sarebbe superfluo. Basterá ricordare che Montucla è P. Montucla, autore d’un ’Hisloire de la mathématique (Parigi, 1758, 2 voli.; seconda edizione a cura di J. F. Montucla, 1799-1802, 4 voli.). III. — Ippolito Porcinari, giá nel 1767 giudice di Vicaria, era stato nominato nel 1791 consigliere della R. Camera della Sommaria e caporuota dal Sacro Reai Consiglio. Promosso presidente del Tribunale di Commercio nel 1797 e luogotenente della Sommaria nel 1798, fu giubilato con tutti gli onori il 4 agosto 1799. — Arcivescovo di Napoli era Giuseppe Maria Capece Zurlo (1711-31 decembre 1801).

IV. — Giuseppe Cuoco, fratello di Michelangelo, era sacerdote e viveva a Civita. — Riccia, terra feudale del Molise con titolo di principe, divenne regia dopo la morte, senza successori nei beni feudali, di Bartolomeo di Capua, avvenuta il 30 marzo 1792: da che la data della presente lettera. — Le «segreterie» a Napoli corrispondevano agli odierni ministeri: quella di finanze si chiamava, piú propriamente, dell’«azienda». — La Regia