Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/42

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è semplicissima, perché ogni argomento riducesi a sillogismo. Due proposizioni di geometria, che il professore avrá fatte analizzare ai suoi discepoli, basteranno a farne loro sapere quanto lo stesso Crisippo b>. Piú difficile è insegnar loro il metodo dell’esperienza; ed intanto questo nelle logiche ordinarie è il piú trascurato. * Ma la parte piú necessaria e piú trascurata della logica è la teoria della probabilitá. Quante poche volte noi possiamo sperare di pervenire al vero? quanto spesso, al contrario, siam costretti ad agire, non avendo altro che probabilitá? L’induzione, l’analogia, le conseguenze istesse che noi sogliam ritrarre dall’esperienza, non sono che probabilitá. Sembra strano che una parte tanto importante della logica sia stata finora trascurata dai logici e coltivata solo dai matematici, da’ quali sulle prime erasi ristretta a pochi oggetti. Scrittori sommi, specialmente dopo la metá del secolo passato, l’hanno applicata a quasi tutti gli oggetti della vita. Coltivata però da’ matematici, era avvenuto della teoria delle probabilitá quello che era avvenuto del sillogismo in mano degli scolastici : la regolaritá della formola avea vinta la realtá della cosa. È nota la risposta che il giuocator del faraone diede all’illustre Pascal : essa fu troppo disprezzata. Ma, a buon conto, quell’uomo non altro diceva se non che la probabilitá matematica non sempre corrisponda alla probabilitá fisica. Or D’Alenibert non ha dimostrato lo stesso, e non ha dimostrata la necessitá di far nuove osservazioni sui fondamenti della teoria delle probabilitá? Queste osservazioni si farebbero, tostoché la teoria della probabilitá ritornasse al suo vero posto. Rendiamo dunque la teoria della probabilitá alla logica; rendiamo a questa scienza la parte piú importante; istruiamo i giovani in quello che è piú necessario a sapersi. La teoria della probabilitá, applicata alle cose erudite, ci dará la critica e l’erme(i) Condillac, nella sua Logica pel duca di Parma, ci ha dato il piú bell’esempio di una logica fondata sulla geometria.