Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/64

Da Wikisource.

a riflettere sul bello: se un giorno saranno maestri, sapranno indicarlo agli altri ; se saranno autori, sapranno da un dato numero d’idee e di affetti trarre il miglior partito possibile. Saranno eloquenti, se la natura gli avrá fatti tali; e se la natura tali non gli avrá fatti, almeno non saranno né stentati né affettati per imitare le parole, i periodi, lo stile di un antico, che esponeva idee ed affetti diversi dai loro: saranno semplici ed originali, il che è giá grandissima parte di bello. Fin qui della filosofia istrumentale. Poche cose ci occorre dire dello studio delle belle lettere. Sotto questo nome per l’ordinario s’intendono gli studi dell’eloquenza e della erudizione; ambedue fondati sopra lo studio delle lingue antiche, che forniscono i principali modelli all’eloquente, tutto il materiale all’erudito. Noi lo studio profondo della teoria dell’eloquenza l’abbiam restituito alla filosofía; quello de’ modelli, unito allo studio delle lingue, lo abbiam allogato ne’ ginnasi e ne’ licei, tra perché è studio conveniente ai primi anni dell’adolescenza, tra perché è utile che sia, quanto piú si possa, reso facile al popolo; il che non avverrebbe se fosse ristretto alle sole universitá. Per la ragione contraria abbiam riserbata a questa la sola cattedra di lingue orientali. Metterne una per liceo sarebbe stata una spesa superflua. È però da avvertirsi che tutto invita gli abitanti di questo paese ad avere un commercio attivissimo col Levante, e che forse non si troverá inutile un giorno stabilir qualche cattedra di tale natura ne’ licei che saranno sulle coste del Ionio.

Che rimaneva dunque per quella parte delle belle lettere che si occupa dell’erudizione? Secondo il metodo ordinario, forse nulla; ma bisogna confessare che nel metodo ordinario l’erudizione non meritava il nome di scienza, perché non era che un vasto ammasso di fatti non riuniti da alcun nesso, non comprovati da alcun criterio.

Il dare a queste cognizioni un nesso, un metodo, una critica potrebbe renderne lo studio e piú facile e piú certo. La materia unica dell’erudizione la formano i monumenti