Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/65

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che a noi sono pervenuti dall’antichitá: l’arte di conoscerli e d’intenderli è lo scopo della filologia.

I monumenti sono grafici (libri e manoscritti), tecnici (opere di scoltura, pittura ed architettura) e misti. I monumenti grafici occupano il primo posto, poiché non solo ci forniscono il maggior numero di notizie, ma sono anche indispensabili a poter intendere gli altri. L’intelligenza de’ monumenti grafici richiede la precedente cognizione grammaticale della lingua, ed esige la critica e l’ermeneutica: quella, per riconoscere e distinguere i monumenti veri da’ falsi, per conoscere le alterazioni seguite anche ne’ monumenti veri, per supplire le lacune, ecc.; questa, per comprenderne il vero significato. Ma l’esercizio tanto dell’una quanto dell’altra esige: i. la precedente cognizione della storia letteraria di una nazione; 2. la cognizione della vita, del carattere, dello stile de* vari scrittori; 3. la cognizione della paleografia, ossia della varia scrittura degli antichi. Imperciocché, siccome i monumenti di costoro non sono pervenuti fino a noi se non per opera de’ copisti, è impossibile intenderli e distinguere i veri da’ falsi senza conoscere la varia forma della scrittura che i copisti nelle varie epoche hanno adoprata. Ma, per quanto si conosca la lingua di un popolo, le sue parole saranno sempre inintelligibili senza la cognizione delle cose che tali parole esprimono.

Quindi al filologo, oltre la cognizione delle parole, è necessaria quella delle cose: noi non diremo giá di tutte le cose degli antichi, il che vorrebbe dire di tutte le cose de’ moderni, giacché i primi hanno usato, saputo e scritto quasi lo stesso che usiamo, sappiamo e scriviamo noi; ma almeno di quelle poche che piú frequentemente ricorrono nei loro scritti e piú potentemente influiscono nel loro linguaggio. Tali sono: 1. la mitologia, sorgente principale delle parole, delle opinioni, de’ costumi, delle leggi di ogni popolo; 2. la geografia ed astronomia o, per meglio dire, l’uranografia, la quale è o mitologica o storica; 3. l’archeologia, parte dello scibile umano ancora indefinita, ma che si potrebbe non male assomi-