Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/227

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e fa risorgere di nuovo quelle idee medie, nelle quali solamente stanno riposte la veritá, la virtú, la felicitá. Un uomo grandissimo è surto ed ha ristabilito l’ordine. Non vi è, tra i tanti epiteti che egli si ha meritati, un altro il quale nel tempo istesso sia e piú semplice e piú sublime di questo che gli ha dato Lavater: «Egli è l’uomo del destino», perché è l’istrumento di quell’ordine eterno pel quale la forza, che anima l’universo, tende costantemente alla perfezione. Mille altri rammenta la storia, i quali han vinte guerre, han fondati e distrutti imperi, han fatto tacere la terra al loro cospetto: l’ammirazione e l’adulazione hanno profuso a loro tutte le lodi che si potevano immaginare. Questa della quale parliamo non compete che a pochissimi. Nella storia moderna dell’ Europa non è dovuto che a Carlo Magno ed a Napoleone. 27 gennaio 1806.