Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/297

Da Wikisource.

DALLA «STATISTICA DELLA REPUBBLICA ITALIANA» 291 ricchi e di miglior gusto e piú felici, cosí questi son sempre uniti nella nostra mente, ed il lusso prende il suo carattere non giá da un oggetto solo, ma bensí dal predominante.

Nel primo periodo delle nazioni, l’oggetto predominante del lusso è sempre la ricchezza; né questo lusso è senza pericolo, perché toglie sempre alla circolazione una gran quantitá di metalli preziosi. 11 lusso de’ metalli preziosi è sempre maggiore nelle nazioni agricole, perché ivi la circolazione è sempre piú lenta. Uno de’ piú utili effetti della coltura è quello appunto di far si che in oggetti di lusso la materia sia superata dal lavoro. Nel Regno di Napoli vi era tanto di mobili preziosi quanto vi era di metalli coniati: chi avesse potuto far si che i primi bisserò ritornati in commercio avrebbe sciolto il problema della pietra filosofale. Ma alla soluzione di questo problema non si giugne mai con leggi suntuarie: vi si giunge perfezionando l’industria e sviluppando nelle menti degli uomini l’idee del bello. Il lusso dell’ultimo periodo delle nazioni è il lusso de’ piaceri e de’ capricci, senza de’ quali i piaceri, per gli uomini che ne abusano, diventano insipidi. Questo lusso dá all’industria nazionale piú attivitá del primo, perché i suoi oggetti son meno durevoli ; ma occupa troppo gran numero di braccia per arti le quali nulla pesano nella bilancia del commercio estero, quando la nazione non dia alle altre le leggi della moda; leggi che non dá mai per queste arti sole, se non ha nessun altro vantaggio W, Siccome gli oggetti di questo lusso costano meno in dettaglio, cosí si rende il lusso piú comune; ma, siccome si consumano piú presto, cosí il lusso diventa piú dispendioso, ruina piú facilmente le classi mezzane e mette le grandi nell’ i-mpossibilitá di proteggere le arti piú utili e le scienze. Finalmente, a forza di cangiar tanto spesso, il gusto generale della nazione si corrompe: s’incomincia a preferire l’ornato al bello, il difficile al semplice, e finalmente lo straniero al nazionale. Forsi m’inganno, (I) Le leggi della moda (non c’inganniamo) seguon le leggi della forza. Noi italiani l’abbiam date quando eravamo forti, e l’abbiam ricevute dai spagnuoli quando eran forti, dai francesi da che Luigi decimoquarto li rese forti, dagl’iuglesi perché son forti ancora. Queste leggi non sono nella natura ma nella nostra mente, e la proprietá intrinseca della mente nostra è quella d’invidiare e d’imitare i grandi.