Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/346

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10 ho ricercato la legge di queste vicende. Gli errori passano, ma la forza che anima e muove la natura è una ed eterna: gli uomini cangiano, ma l’umanitá è sempre la stessa. E dal fondo di questa umanitá convien ritrarre quella legge che regola tante vicende, le quali, mentre a noi sembrano disordini, non sono che conseguenze di un ordine superiore ed immutabile.

Questa è la scienza che sola potrá dare alla politica ed alla morale quella perfezione che non hanno. Si vedrá da questa scienza che le idee, che i sentimenti degli uomini e delle nazioni sono meno liberi di quello che si pensa, che noi non possiamo resistere all’ordine superiore che ci strascina, e che non vi è bene e non vi è male per tutt’i luoghi e per tutt’i tempi. L’uomo non distrugge un pregiudizio se non con un altro; non distrugge un vizio se non con un altro vizio.

La somma di tutte le virtú e di tutte le veritá, delle quali è capace, è sempre eguale ed ha sempre il contrapposto di una egual somma di vizi e di errori. E, quando è giunto al punto di conoscere tutti gli errori e tutti i vizi, allora si forma un piano chimerico di felicitá, il quale, mentre si propone a tutti, non è seguito da nessuno. L’uomo rimane assolutamente senza veruna norma, e ritorna la barbarie sulla terra.

Non vi sará dunque mai felicitá sulla terra ? non vi saranno precetti di morale, regole di politica da osservarsi e da seguirsi? Sí, ma queste non C*) .

fu piú occupata delle grandi catastrofi della natura che de’ dettagli dell’umanitá, che a lui sembravan vili.

11 primo che prese a considerar le vicende dell’umanitá fu il nostro Vico. Egli scorse una carriera non ancora battuta con passi di gigante. Forse poco vi sarebbe da aggiugnere alle sue ricerche, se, per le circostanze de’ suoi tempi, Vico avesse potuto dire quello che ora si sa.

(i) Mancano uno o piú fogli di scritto, nei quali il Cuoco, compiuta l’esposiaione della questione, doveva, come appar dal riattacco, passare a discorrere della letteratura dell’argomento [Edd.].