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90 saggio storico

morire che riconoscer gl’impostori. Audaci per i buoni successi avuti, tentarono di provarsi coi francesi, i quali erano giá padroni di una buona porzione della provincia di Bari; ma, incontratisi con un piccolo distaccamento francese nel bosco di Casamassima, furono essi intieramente disfatti e sen fuggirono, il Boccheciampe in Brindisi ed il De Cesare in Francavilla. Il primo però cadde nelle mani dei francesi; ma il secondo, piú astuto, se ne scappò, dopo la nuova della prigionia del suo compagno, in Torre di mare, l’antico Metaponto, e andiede ad unirsi al cardinal Ruffo nelle vicinanze di Matera.

La nostra rivoluzione essendo una rivoluzione passiva, l’unico mezzo di condurla a buon fine era quello di guadagnare l’opinione del popolo. Ma le vedute de’ patrioti1 e quelle del popolo non erano le stesse: essi aveano diverse idee, diversi costumi e finanche due lingue diverse. Quella stessa ammirazione per gli stranieri, che avea ritardata la nostra coltura ne’ tempi del re, quell’istessa formò, nel principio della nostra repubblica, il piú grande ostacolo allo stabilimento della libertá. La nazione napolitana si potea considerare come divisa in due popoli, diversi per due secoli di tempo e per due gradi di clima. Siccome la parte colta si era formata sopra modelli stranieri, cosí la sua coltura era diversa da quella di cui abbisognava la nazione intera, e che potea sperarsi solamente dallo sviluppo delle nostre facoltá. Alcuni erano divenuti francesi, altri inglesi; e coloro che erano rimasti napolitani, che componevano il massimo numero, erano ancora incolti. Cosí la coltura di pochi non avea giovato alla nazione intera; e questa, a vicenda, quasi disprezzava una coltura che non l’era utile e che non intendeva2.

  1. «Patriota». Che è mai un «patriota»? Questo nome dovrebbe indicare un uomo che ama la patria. Nel decennio scorso esso era sinonimo di «repubblicano»; ben inteso però che non tutti i repubblicani eran patrioti.
  2. Il fondo delle maniere e de’ costumi di un popolo in origine è sempre barbaro, ma la moltiplicazione degli uomini, il tempo, le cure de’ sapienti possono egualmente raddolcire ogni costume, incivilire ogni maniera. Il dialetto pugliese, per esempio, che fu il primo a scriversi in Italia, era atto, al pari del toscano, a divenir colto e