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xviii - rivoluzione francese | 101 |
Le idee di Robespierre non potevano star insieme né colle altre idee della nazione francese né con quelle delle altre nazioni di Europa. Togliendo, se però era possibile, alla sua nazione le arti, il commercio e la marina, avrebbe fatti de’ francesi tanti Galli: li avrebbe resi piú guerrieri, ma meno capaci di sostener la guerra; avrebbe potuto in un momento invadere tutta la terra, ma a capo di tempo la terra tutta si sarebbe vendicata e la nazione francese sarebbe stata distrutta. Di un antico si diceva che o doveva esser Cesare o pazzo; di Robespierre si avrebbe potuto dire che o doveva essere il dittatore del mondo o pazzo.
Ho cercato nella storia un uomo a cui Robespierre si potesse assomigliare. Alcuni de’ suoi amici ed anche de’ suoi nemici lo han paragonato a Silla; ma convien dire che i primi non conoscessero Robespierre ed i secondi non conoscessero Silla. Robespierre ha molta somiglianza con Appio. Differivano nelle massime che predicavano; non so se differissero nello scopo che si avean prefísso, perché per me è ben lontano dall’esser evidente che Robespierre, predicando libertá, non tendesse al dispotismo; ma ambedue egualmente ambiziosi e, nella loro ambizione, egualmente crudeli, egualmente imbecilli. Ambedue volevano stabilir colle leggi quel dispotismo, il quale non è altro che la forza distruttrice della legge. Ambedue ebbero quell’autoritá, che Macchiavelli chiama «pericolosissima», libera nel potere, limitata nel tempo, onde nell’uomo nasce brama di perpetuarla, né gli mancano i mezzi; ma questi, non essendosi dati dalle leggi a quel fine al quale egli li indirizza, debbono per necessitá divenir tirannici. Né l’uno né l’altra comprese la massima o di non offender nessuno, o di fare le offese ad un tratto e dipoi rassicurare gli uomini e dar loro cagioni di quietare e fermare l’animo; ma rinfrescavano ogni giorno ne’ cittadini, con nuove crudeltá, nuovi timori, e rendevan feroce quel popolo che volevan dominare. Ambedue volevan stabilire l’impero col terrore; non eran militari, né soffrivano la milizia della quale temevano, ma aveano alla medesima sostituita l’inquisizione ed una prostituzione di giudizi, che è piú crudele di ogni milizia, perché è costretta