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152 saggio storico

momento dall’audacia nella disperazione, la sua ritirata fu quasi una fuga.

La spedizione diretta da Schipani dovea esser comandata dal valoroso Pignatelli di Strongoli. È stata una disgrazia per la nostra repubblica che Pignatelli, per malattia sopravvenutagli, non potè allora prestarsi agli ordini del governo ed al desiderio dei buoni.

Dopo questa operazione, Schipani fu inviato contro gl’insorgenti di Sarno. Giunse a Palma, incendiò due ritratti del re e della regina, che per caso vi si ritrovarono, arringò al popolo e se ne ritornò indietro. Vi andarono i francesi, saccheggiarono ed incendiarono Lauro, donde tutti gli abitanti erano fuggiti, e non uccisero un solo insorgente. Cosí gl’insorgenti di Lauro e di Sarno, non vinti, ma solo irritati, si unirono a quelli di Castelluccia e delle contrade di Salerno, giá vincitori.


XXXIV


CONTINUAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DELLE PROVINCE.


In tale stato erano le cose, quando le autoritá dipartimentali, giá inviate ne’ dipartimenti, incominciarono l’opera della organizzazione delle municipalitá.

Per una rivoluzione non vi è oggetto piú importante della scelta de’ municipi. Dipende da essi che la forza del governo sia applicata convenientemente in tutt’i punti; dipende da essi di far amare o far odiare il governo. Il popolo non conosce che il municipe, e giudica da lui di coloro che non conosce.

Per eleggere i municipi in una nazione, la quale giá anche nell’antica costituzione avea un governo municipale, si volle seguire il metodo di un’altra che non conosceva municipalitá prima della rivoluzione; e cosí, mentre si promettevano nuovi diritti al popolo, se gli toglievano gli antichi. Era quasi fatalitá seguire le idee, sebbene indifferenti, de’ nostri liberatori!