Pagina:Cuoco - Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, Laterza, 1913.djvu/282

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ai re; serva a confermare una gran veritá, spesso detta, ma sempre invano, cioè che, quando si vede un re perdere il trono e talora la sua vita, la sua miseria non merita pietá: molto tempo prima di esser infelice, ha dovuto essere stolto o scellerato; molto tempo ha dovuto soffrire il popolo prima di reclamare i suoi diritti.

p. 77, V. 20, si cita: Machiavelli, Arte della guerra, lib. 7, e si continua: Cosí il re di Napoli crede fermamente che il Regno glielo abbiano fatto perdere i francesi e, quel che è piú strano, i patrioti, e non giá Acton; ed odia quelli, impicca questi, ed Acton continua ad essere il visir favorito. Cosí ragionano i re, cosí operano; e molti credono che pensino ragionevolmente ed operino con giustizia!

p. 78, v. 1: Egli avrebbe potuto vendicarsi in un momento di tutte le antiche ingiurie, abbandonando un re che non avea saputo regnare, procurarsi la gloria di giusto e, rendendo senza sangue alla sua patria una libertá che tra poco non le poteva togliere, diventarne l’idolo ed il padre. Ma l’ambizione di un vecchio cortigiano non poteva aver tanta nobiltá.

p. 96, v. penultimo, dopo «nostra», è apposta la nota: Uso questa espressione nel senso in cui l’adopera Delolme.

p. 97 n., v. 31: La natura non opera mai per salti. Ma gli uomini, nell’incalcolabile celeritá delle sue operazioni, non osservano la successione degli avvenimenti, e quindi è che tanto spesso s’ingannano nel ricercar le ragioni de’ medesimi.

p. 118, v. 4: Il governo non volle, per impedire i rumori, usar di un’autoritá che, sebben giusta, poteva sembrar arbitraria. Egli, per soverchia delicatezza, sembrò vile e tirannico: vile, perché si lasciò togliere quella prerogativa che solo spettava a lui, ed eresse un sovrano in faccia ad un altro sovrano; tirannico, perché eresse una commessione arbitraria, la quale decideva senza accusa e senza formola di giudizio della fama e della vita civile di un cittadino. In altri tempi altro vi volea che una commessione inappellabile di cinque persone ed un informo segreto e superficiale, per esser dichiarato incapace d’impieghi1!

  1. Mi si è detto che tale istituzione era stata imitata da un’altra simile, che eravi nella Cisalpina. Non so se ciò sia vero; ma, quando anche lo fosse, non so se un esempio, e non felice, potesse giustificare una condotta non ragionevole.