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304 rapporto al cittadino carnot


Vincenzio Porta, matematico.

A questi tre ultimi soggetti si è fatta l’istessa grazia della commutazione della pena di morte in quella della fossa della Favignana in vita.


Ministri.


Gabriele Manthoné, ministro della guerra.

Vincenzio de Filippis, ministro dell’interno ed insigne matematico.

Giorgio Pigliaceli, ministro di polizia generale, avvocato celebre.


Generali ed officiali.


Francesco Federici, antico maresciallo, uomo di genio, che all’elevatezza de’ talenti militari aggiugneva le cognizioni politiche, e che morí con la massima presenza di spirito.

Gennaro Serra, degli ex-duchi di Cassano.

Oronzio Massa.

Pasquale Matera, aiutante di campo di Joubert, al servizio francese.

Agamennone Spanò.

Giuseppe Schipani.

Carlo Mauri, ex marchese di Polvica.

Carlo Muscari.

Michele lo pazzo, capo di brigata al servigio francese.

Ferdinando Pignatelli, ex-principe di Strongoli.

Clino Roselli, letterato.

Niccolò Pacifico, gran botanico, matematico, letterato insigne ed uomo dotato di una rara probitá.

Niccolò Vitagliani, meccanico al servigio francese.

Giuseppe Riario, ex-nobile di prim’ordine.

Eleuterio Ruggiero.

Giuliano Colonna, figlio dell’ex-principe di Stigliano Colonna.

Francesco Grimaldi.

Francesco Guardati.

Niccola Fiani, di cui si racconta che, mentre stava per morire sul patibolo, alcuni stipendiati di Carolina si lanciarono addosso a lui, lo fecero in pezzi, gli strapparono il cuore, e portarono quindi in trionfo le membra per la cittá.