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- Ferruccio mio! - esclamò la nonna, stupita e inquieta, mettendogli le mani sulle spalle e chinando il capo, come per guardarlo nel viso.

- Ricordatevi di me, - mormorò ancora il ragazzo con una voce che pareva un soffio. - Date un bacio a mia madre... a mio padre... a Luigina... Addio, nonna...

- In nome del cielo, cos’hai! - gridò la vecchia palpando affannosamente il capo del ragazzo che le si era abbandonato sulle ginocchia; e poi con quanta voce avea in gola disperatamente: - Ferruccio! Ferruccio! Ferruccio! Bambino mio! Amor mio! Angeli del paradiso, aiutatemi!

Ma Ferruccio non rispose più. Il piccolo eroe, il salvatore della madre di sua madre, colpito d’una coltellata nel dorso, aveva reso la bella e ardita anima a Dio.