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Impeto, ghermitor della fortuna
improvviso, che sì l’insegui e serti
con la punta alle reni e sì l’afferri
140a’ capegli e non hai pietà veruna,
demone della nostra lotta, gloria
a te che su la guerra seppellita
sol per noi rilampeggi e con l’ignita
bocca avvampi le penne alla Vittoria!