Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/132

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carnal pallore
il confino dell’anima trapassa
per amor dell’amore sempiterno:
                         quivi è l’Iddio verace,
                         e sia lodato.


IV

 
70Quando ella fila
la bianca lana e col fil bigio agucchia,
e non canta ma pensa
al combattente che nell’alpe immensa
è bianco su la neve ch’egli ammucchia
75dinanzi alla sua fossa,
o prega per colui che nella tana
cupa ha il colore della terra smossa,
il color che le scorre tra le dita
leni di maglia in maglia;
80e nel rombo del cuore
ascolta ella il fragor della battaglia
cieca e lontana,
su la malga lontana
vede ella d’improvviso la ferita
85schiudersi nella neve che s’arrossa
o mescolarsi al fango scalpitato
che la corrompe,
e il filo bianco torce col suo cuore