Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/141

Da Wikisource.


40Il Signore ha creata una virtù
nella carne. Quel ch’apre la matrice
Ei farà santo. Ei semina quaggiù
 
una semenza d’uomini». Ora dice
una voce: «Io farò rigermogliare
45in carne i tuoi germogli, o genitrice.
 
Ritieni gli occhi tuoi di lacrimare,
ritieni la tua gola dal lamento;
perché come la rena del tuo mare
 
t’accrescerò, come la rena al vento
50ti spanderò. Eccoti i tuoi figliuoli
moltiplicati dal combattimento.
 
Senza sudarii tu, senza lenzuoli,
li seppellisci ed io li dissotterro.
Rifioriranno ai tuoi novelli soli,
 
55alla nova stagione ch’io disserro».
E quivi il Figliuol d’uomo era, il Rinato;
e quivi erano il loto e il sangue e il ferro.
 
E con fasce da piaghe era fasciato;
e sanguinava senza croce, come
60per il colpo di lancia nel costato.
 
Ma «Colui ch’è il più forte» era il suo nome.