Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/176

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57. «Vivete, perché la verità è vivente. Morite, perché la morte è immortale. Riordinate la battaglia. Noi siamo gli eguali del Tempo. Incomincia la guerra.

58. Se questa è l’ora del combattimento e della messe, ecco le armi, ecco le falci. Si combatta e si mieta. Si muoia e si raccolga. Non più partiremo col bruto il pane della terra.

59. Siamo in marcia, non truppe noverate e marchiate come le greggi, non eserciti cacciati col pungolo come le mandre. Un popolo armato s’avanza. Consacra le sue stelle al Futuro.

60. In marcia! Fino a quando? Fino a che la via d’oriente, fino a che la via d’occidente non sia libera. Fino a che tra i quattro vènti del mondo la Libertà non sia sola con l’uomo. Fino a che non si compia il cammino del tempo, se non bastino al cómpito gli anni. Una fede armata s’avanza. Consacra i suoi segni al Futuro.»