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Pagina:D'Annunzio - Isaotta Guttadauro, 1886.djvu/196

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190 Gabriele d’Annunzio


Ma quella ch’io amo
non ode. I roseti
ancora han quieti
misteri e fan lungi
               richiamo;

e ancor ne’ giacigli
rimangono l’orme
recenti e le forme
recenti tra i fiori
               vermigli.

Ma quella ch’io bramo
non meco vi giace...
O cuor senza pace,
ed occhi miei lassi,
               moriamo.