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Pagina:D'Annunzio - Isaotta Guttadauro, 1886.djvu/238

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232 Gabriele d’Annunzio


VII.

O amica dolce, non sapeste mai
la verace dottrina che ne ’l mondo
il figliuol di Gesù, bello e giocondo
adolescente, a l’ombra de ’l Sinái,

predicava, nel nome d’Adonai,
a le spose ed alli uomini ascoltanti
ed ai compagni efébi, in tra’ rosai,
mentre scendean dal monte i greggi erranti?

Ei, come Ciro figlio di Cambise,
destro era e forte, generoso e parco,
non superato in trarre lancia od arco;
e molte fiere la sua mano uccise,

la sua man degna d’un regale sire,
ben usa a profumar la chioma bionda
di rare essenze che facean languire
le femmine in soavità profonda.