Pagina:D'Annunzio - L'Isottèo-La Chimera, Milano, Treves, 1906.djvu/24

Da Wikisource.


III.


Ella discese allora: un giuramento
fece sicuro il gran patto d’amore.
E prendemmo la china. Senza vento
era l’aria; ne ’l placido candore
erano i campi senza ondeggiamento,
brevi selve di canne erano in fiore.
Quasi una gratitudine beata
a ’l sole offrìa la terra bene amata:
era novembre, il tempo de ’l sopore.

D’innanzi, il Latamon, fiume regale,
lambiva in suo lunante arco i vigneti
ove l’ebro clamor vendemmiale
ed i carmi de’ rustici poeti
salutato avean già l’almo natale
de ’l vino autor di gioia, ora quieti.
Disse madonna: — Siate accorto e saggio:
quivi incomincia il pio pellegrinaggio. —
D’in torno s’inchinarono i canneti.